sabato 18 dicembre 2010

IL NATALE DI NIVES

Le ciaramelle  (poesia di Giovanni Pascoli)


Udii tra il sonno le ciaramelle,
ho udito un suono di ninne nanne.
Ci sono in cielo tutte le stelle,
ci sono i lumi nelle capanne.

Sono venute dai monti oscuri
le ciaramelle senza dir niente;
hanno destata ne’ suoi tuguri
tutta la buona povera gente.

Ognuno è sorto dal suo giaciglio;
accende il lume sotto la trave;
sanno quei lumi d’ombra e sbadiglio,
di cauti passi, di voce grave.

Le pie lucerne brillano intorno,
là nella casa, qua su la siepe:
sembra la terra, prima di giorno,
un piccoletto grande presepe.

Nel cielo azzurro tutte le stelle
paion restare come in attesa;
ed ecco alzare le ciaramelle
il loro dolce suono di chiesa;

suono di chiesa, suono di chiostro,
suono di casa, suono di culla,
suono di mamma, suono del nostro
dolce e passato pianger di nulla.
........................

Nives cammina per le strade illuminate e si chiede se sia giusto ricordare...ormai si dice è tutto passato,un passato non più suo...un passato scritto,vissuto ma...passato!Natale ,parola magica per ogni bambino...anche per lei...fermento di vita ,in casa,profumi caldi ,accoglienti...cucina di buono...donne indaffarate,uomini seduti a trascorrere ore seduti a giocare...tombola ,carte...profumo di mandarini,profumo di arance...giochi di bimbi: soldatini,costruzioni di legno,bambole di pezza o di porcellana che bastava muovere e diceva flebilmente-ma-mma!!!com'era dolce quel suono e com'era dolce guardare quelle donne indaffarate e...felici...ma erano davvero felici???Nives non può rispondere per loro...lei ,bimba lo era...il tempo è trascorso,Nives è stata una donna che ha provato a rivivere il Natale in quella maniera...ci ha provato più volte...ma è sempre mancato qualcosa!!! cambiati i profumi,cambiate le persone...l'umanità non aspetta più quel giorno....un giorno come tanti...uguale al precedente e al seguente...resta il ricordo delle ciaramelle ,suonate con amore e per amore da quei veri pastori che dalle campagne si avvicinavano alle città...a loro bastava un tozzo di pane,un bicchiere di latte caldo e qualche lira in un bicchiere di latta...era questo il Natale di Nives...

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